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Le meditazioni di eVangelo

Un altare di testimonianza (Giosuè 22:26-34)


di E.S.
Trascritto da eVangelo

Dopo che le due tribù di Ruben e di Gad e la mezza tribù di Manasse ebbero assolto fedelmente ai loro impegni, aiutando le altre tribù d'Israele nella conquista di Canaan; ritornando ai territori loro assegnati si costruirono un altare presso il Giordano: «un grande altare che colpiva la vista» (v. 10) cioè evidente. Ciò fu interpretato dagli altri figliuoli d'Israele come un atto di infedeltà verso l'Eterno. Questi chiarirono ai messaggeri inviati da Giosuè che l'altare non era stato eretto in sostituzione o in aggiunta all'altare dell'Eterno che si trova davanti al tabernacolo, ma anzi come testimonianza alle future generazioni che essi adoravano lo stesso Dio d'Israele e che c'era comunione fra le tribù che si trovavano al di qua e al di là del Giordano.

II popolo di Dio, la Chiesa, costituisce il tabernacolo dell'Iddio vivente e questo in parte possiamo realizzarlo quando la comunità al completo si riunisce per presentare a Dio un culto di adorazione di lode e di ringraziamento. È proprio in quell'occassione che Dio manifesta particolarmente la Sua gloria ed elargisce i Suoi doni per l'edificazione del Corpo di Cristo. Ma ciò non dovrebbe bastare poiché ogni credente, ogni famiglia di credenti, durante l'arco della settimana è diviso dal resto del popolo di Dio da un certo tempo che costituisce il nostro «Giordano», anche se partecipiamo alle varie riunioni infrasettimanali. Pertanto ogni credente dovrebbe sentire l'esigenza di avere il proprio culto di famiglia, che non deve, però, avere lo scopo di sostituire quello in cui tutta la comunità è riunita insieme, ma deve servire per la testimonianza e l'edificazione della famiglia del credente. Questo «altare di famiglia» deve colpire la vista e testimoniare in seno alla famiglia stessa, ed anche tra i parenti e gli amici inconvertiti.

«E i figliuoli di Ruben e i figliuoli di Gad diedero a quell'altare il nome di Ed perché dissero: Esso è testimonio fra noi che l'Eterno è Dio» (v. 34). Voglia il Signore che la nostra casa possa essere un luogo di testimonianza per 1'Evangelo di Cristo.


Data: 11/12/2002
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