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Le meditazioni di eVangelo

Il peccato non rimane impunito (Giosuè 10:28-43)


di G. M.
Trascritto da eVangelo

Fra le persone che leggono per la prima volta la Bibbia, ed anche fra i cristiani che non conoscono nel suo complesso il «messaggio» che essa porta all'uomo. Non sono pochi quelli che leggendo il libro di Giosuè rimangono perplessi e imbarazzati.

Lo sterminio dei Cananei che Dio fece eseguire al popolo d'Israele, sembra dare l'immagine di un Dio parziale e crudele, completamente diverso dal Padre nostro che è nei cieli, che Cristo Gesù venne a rivelarci. Alcuni eretici arrivarono a dire, nientemeno che l'Eterno dell'Antico Testamento non è lo stesso del Nuovo. Ma alla luce di tutta la «Parola» Egli è l'Iddio buono che ama la Sua creatura, lento all'ira e di gran benignità. Egli non ha piacere nella morte dell'empio anzi avverte l'uomo del pericolo, offrendo al peccatore la possibilità di riscatto e di vita.

Egli però è anche un Dio giusto che non lascia il peccato impunito. Così fu ai giorni di Noè, per tutto il genere umano, così ai giorni di Lot, per Sodoma e Gomorra, e così fu ai giorni di Giosuè per i Cananei. Israele era soltanto lo strumento del quale Dio si serviva per eseguire i Suoi giudizi, tanto è vero che egli proibì loro di effettuare il saccheggio delle città conquistate, erano dell'Eterno che ne dava loro il possesso a patto che avrebbero servito soltanto Lui e portato nel mondo la luce della verità e la testimonianza dell'unico vero Dio.

Il primo insegnamento ed avvertimento che Dio vuol darci, è che il mondo sarà giudicato, e chiunque non si sarà ravveduto del proprio peccato e non avrà accettato l'offerta di salvezza che Dio gli offre in Cristo, sarà giudicato e sarà inevitabilmente perduto.

I Cananei perivano per la loro iniquità, ma allo stesso tempo la loro scomparsa sarebbe servita a mantenere pura l'adorazione ed il servizio che Israele doveva rendere all'Eterno. Il popolo non ubbidì sempre ed interamente a ciò e si procurò molti dolori, fino al punto di essere scacciato dalla terra che l'Eterno gli aveva dato. Noi cristiani siamo chiamati a vegliare affinché il nostro rapporto con Dio sia puro, esclusivo, fedele.


Data: 30/10/2002
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