Il testo ci parla di nascite. e di morti. In esso appare soltanto
l'aspetto terreno della vita umana. L'unica differenza è data dal capostipite dell'umanità,
Adamo (rosso o nato dalla terra) il quale fu direttamente creato da Dio.
Qualcuno si è
chiesto quanti anni aveva Adamo quando fu creato, non lo sappiamo di certo,
anche se la tradizione giudaica parla di trenta anni, è certo però che dalla
Bibbia egli ci appare in tutta pienezza delle sue facoltà spirituali, morali,
intellettive e fisiche.
È importante
notare che nel verso 2 è detto che Dio «dette loro il
nome di uomo nel giorno che furono creati». Quindi la Bibbia, con questa affermazione annulla tutte le teorie umane della comparsa
dell'uomo sulla terra. L'uomo non è il risultato di diversi studi evolutivi, ma è stato creato direttamente da Dio. Inoltre qui è specificato che il termine «uomo» vale per
l'umana progenie.
Il v. 3 è l'unico che specifica:
«generò un figliuolo alla sua immagine e somiglianza
... » per ricordare che
dal nostro progenitore tutti abbiamo ricevuto, a seguito della sua caduta, una
natura simile alla sua.
Tanto è vero che i patriarchi citati,
come lui vissero e morirono, anzi, già il segno della conseguenza del peccato
si manifestò subito su loro, vissero meno di Adamo.
L'unico che vivrà
più di Adamo, sarà Methushelah,
più comunemente conosciuto come matusalemme, e soltanto perchè
la sua vita sulla terra doveva essere un segno per la generazione umana.
Quest'elenco di nomi, così poco interessante, ci ricorda che
l'esistenza umana diviene poco attraente a causa del peccato, ma ringraziato
sia il Signore che ha mandato il secondo «Adamo» (1), Cristo Gesù il Salvatore,
il Liberatore che col Suo sacrificio, annullando l'errore del primo Adamo, «ha
distrutto la morte e ha prodotto in luce la vita e l'immortalità mediante
l'Evangelo» (2)
(1) 1 Corinzi 15:47
(2) 2 Tim. 1:10.
Data: 17/01/2000 Visite: 5611 | |
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