Queste parole sono la descrizione finale di quel Creatore onnipotente che esprime la Sua presenza nella natura e si rivela agli uomini mediante la Sacra Scrittura, legge perfetta. Nella prima parte del Salmo, Dio è presentato come l'Onnipotente, nella seconda parte, come lahveh1 l'Iddio che ha fattole promesse e le mantiene, l'Eterno, Colui che conosce i bisogni dell'uomo e si adopera per la sua riabilitazione. Il nostro testo presenta la natura essenziale di Dio: «mia rocca», cioè la Sua immutabilità, e poi l'attitudine di Dio verso l'uomo con l'altro titolo: «mio redentore». Il Salmista riunisce questi due fatti i quali sono tanto importanti quanto la gloria di Dio rivelata nella natura e nella «Parola». L'Iddio di Davide non è un Dio lontano, ma immutabile e vicino, amorevole e pieno di compassione. E non è forse l'Iddio che ci viene rivelato in Cristo, la Rocca dei secoli e il Redentore? Se Gesù non fosse la nostra Rocca e il nostro Redentore, saremmo sempre pieni di timore, ma Egli ha promesso di essere «con noi in ogni tempo, fino alla fine del mondo». Egli è il fondamento della nostra fede, il nostro Salvatore, non in senso generico, ma è tanto vicino a noi al punto che possiamo, con i credenti di ogni tempo, affermare: «O Eterno, mia rocca e mio Redentore».
Data: 12/07/2002 Visite: 4345 | |
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