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L'Ispirazione della Bibbia

Autore: Francesco Toppi
Inserito da --luca--

INTERROGATIVO...

QUANDO DICO DI CREDERE NELL’AUTORITÀ DELLA BIBBIA, QUALE LIBRO TOTALMENTE ISPIRATO DA DIO, NOTO IN QUELLI CHE MI ASCOLTANO UN ATTEGGIAMENTO DI BENEVOLO COMPATIMENTO
.

Dinanzi all’aria indulgente, a volte sprezzante, di quanti con autosufficienza dissentono dalle nostre dichiarazioni di semplice fiducia nell’Evangelo, non bisogna mai reagire ma, amorevolmente,cercare di spiegare a questi nostri interlocutori i motivi della nostra dichiarazione di fede. Infatti,per mezzo dello Spirito Santo, Gesù vivente continua ad ammaestrare e a far comprendere il senso della Sua Parola a tutti coloro che ne riconoscono la fondamentale importanza.

   IL PAPA DI CARTA
In genere, quando si parla di ispirazione della Scrittura la reazione più comune delle persone è la derisione, che d’altronde rappresenta un atteggiamento esteso a tutto ciò che è religione.
Per costoro, la Bibbia non è altro che un insieme di miti e leggende superstiziose.
La ragione di questa presa di posizione è dovuta all’opinione che la dottrina dell’ispirazione della Scrittura non sia razionalmente fondata.
Perciò, molto spesso gli evangelici sono considerati coloro che, invece di un "papa in carne ed ossa", hanno scelto un "papa di carta": la Bibbia.

   RIPUDIO DEL CONCETTO DI AUTORITÀ
In ogni essere umano esiste un’avversione innata per l’autorità, anche perché nel corso della storia ne è stato arbitrariamente distorto il valore in forma di crudele dispotismo,schiavizzando milioni di persone.
La paura di ricadere sotto una sorta di schiavitù ideologico-religiosa spinge molti a dichiararsi indifferenti e non impegnati.
L’uomo contemporaneo ha voluto esprimere liberamente questa sua avversione per l’autorità in ogni campo della convivenza sociale, richiedendo la massima autonomia e libertà di scelta.
Dal punto di vista teorico, questa posizione, pur essendoestrema, può essere possibile ma è bene puntualizzare che praticamente, alla fin fine, tutti siamo influenzati da"persuasori occulti" che dirigono le scelte individuali e collettive.
Nel campo religioso esiste un disaccordo sul riconoscimento del principio di autorità.
L’autorità di Cristo è ammessa da tutti i cristiani, ma le difficoltà sorgono quando deve essere intesa e definita.
Generalmente si parla di tretipi di autorità:

   a.Autorità delegata
È quella che Cristo avrebbe dato al "Magistero della Chiesa", intendendo quest’ultimo come non specificatamente riferito all’una o all’altra chiesa istituzionalizzata, ma anche ai varî "capi carismatici" sorti di tempo in tempo durante questi ultimi venti secoli.
Tra costoro molti hanno affermato di essere "inviati" da Gesù Cristo con specifiche rivelazioni e messaggi messianici, ai quali nessuno deve obiettare ma soltanto sottostare.
È evidente che questo concetto di autorità delegata non trova alcun fondamento biblico ed è contrario alla logica più semplice, perché in tal caso Dio avrebbe lasciato il mondo alla mercé della volontà di individui isolati, dovendosi gli altri fondare sulle loro dichiarazioni incontrollabili;
   b.Luce interiore
Altri tendono a individuare l’autorità di Cristo nella "luce interiore" e personale attraverso la quale il Signore si rivela direttamente all’uomo senza l’ausilio della Bibbia.
Questa posizione, che mette da parte ogni possibilità di verifica del messaggio ricevuto, è molto pericolosa.
Ogni persona ha una sensibilità diversa, esisterebbero quindi in seno alla chiesa molteplicità di dottrine, spesso in antitesi fra loro senza alcuna possibilità di controllo.
Anche in questo caso è chiaro il rifiuto di ogni forma individualistica di rivelazione di Dio all’uomo.
Questa tendenza rivela ancora una volta il senso di orgoglio più profondo e il ripudio totale del concetto di autorità;

   c.Autorità della Scrittura
La posizione cristiana evangelica riconosce, invece, l’autorità della Bibbia; i credenti e le comunità cristiane per mezzo della Parola di Dio si sottomettono all’autorità di Cri-sto; l’invito divino è amore: "Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese ..." (Apocalisse 2:7); questo è un richiamo ad ascoltare le Scritture, mediante le quali lo Spirito Santo parla ancora.
Il Signore Gesù stesso ripetutamente sottolinea l’autorità delle Scritture.
Basti ricordare il bellissimo episodio evangelico dei due discepoli sulla via di Emmaus per notare che "... cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo concernevano"(Luca 24:27).
È importante anche la dichiarazione entusiasta degli stessi discepoli: "... Non ardeva il cuor nostro in noi mentr’egli [Gesù, NdA] ci parlava per la via, mentre ci spiegava le Scritture" (Luca 24:32).
In un’altra occasione, Gesù risorto disse ai Suoi discepoli:"... che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi, fossero adempiute" (Luca 24:44); segue poi questa importante dichiarazione: "Allora aprì loro la mente per intendere le Scritture ..." (Luca 24:45)
Questa è l’unica "luce interiore" che i credenti evangelici accettano, quando Gesù stesso, per mezzo dello Spirito Santo, apre la mente e ci fa comprendere il senso della Sua Parola.
Nella Bibbia è Dio stesso che si rivela per istruirci alla salvezza:"... queste cose sono scritte, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figliuol di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome" (Giovanni 20:31), e ancora: "Io v’ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuol di Dio" (I Giovanni 5:13).
Gesù dice: "Chi ha i miei comandamenti e li osserva,quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a lui" (Giovanni 14:21). È
evidente che la Bibbia stessa afferma di essere la rivelazione divina per istruirci alla salvezza.
Essa è l’unico mezzo per credere in Gesù Cristo, per essere certi della salvezza in Cristo e per vivere secondo le norme che Cristo stesso ha lasciato.
L’autorità della Bibbia, quindi, è fondamentale: la Parola di Dio ha autorità sugli uomini perché essa è stata pronunciata da Dio stesso:
"Iddio, dopo aver in molte volte e in molte maniere parlato anticamente ai padri per mezzo de' profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi mediante il suo Figliuolo, ch'Egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale pure ha creato i mondi" (Ebrei 1:1,2).
La dottrina della suprema autorità della Bibbia scaturisce, quindi, dall’autorità divina e da Cristo Gesù, il Creatore e il Salvatore.
Gli increduli continuano ad esprimere benevoli sorrisi di compatimento, i veri cristiani preferiscono un "Papa di carta" perché, oltretutto, conoscono a priori le scelte da fare e le norme da seguire.

Dio vi Benedica!


Data: 02/04/2008
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