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Ho sempre amato la mia famiglia, e ora i miei fratelli non mi vogliono piu parlare.

Autore: Annamaria
Inserito da shedar

Per caso, facendo una ricerca su google, ho trovato il vostro sito.Sono una donna di 60 anni, credente, molto, mi affido sempre a Dio in tutti i momenti brutti e belli della mia vita. Ho vissuto sempre nel pensare di essere fortunata e di vedere sempre le sofferenze degli altri e cercare di fare qualcosa per alleviarle , sia pscicologiche che materiali. Sono una persona che mi priverei di quello che ho di più caro per vedere sorridere chi soffre. Credevo nella mia famiglia d''origine in una maniera a dire poco esagerata: li ho sempre amato, aiutati, considerati, ho prestato loro di tutto, persino la macchina, quando c''era da fare qualcosa mi mettevo a disposizione per fare quasiasi cosa che potesse alleviare i loro pensieri. Ho fatto tanto ,solo per il piacere di vederli sorridere e sentirmi appagata.Ho un fratello paraplegico, ha una moglie bellissima( anche di cuore ) che si dedica con grande sacrificio, ma lui è sempre scontento.Di qualsiasi cosa abbia bisogno ci mettiamo a disposizione mio marito ed io.Mio fratello si trova così a causa di mia madre. Devi sapere che ho una madre di 87 anni che ha sempre vissuto nel mettere contrasti tra di noi, cattiverie con i suoi pettegolezzi, ci ha cresciuto senza amore, senza i principi dell''unione e della fratellanza. Mio padre era buono, ma veniva a volte plagiato da lei. E'' morto 11 anni fa,senza che avesse avuto da mia madre una vita tranquilla.Arrivo al punto: ora mi ritrovo, a vedere i miei fratelli,escluso mio fratello paraplegico, dopo tanto prodigarmi,che mi guardano in cagnesco,mi evitano per non essere costretti a salutarmi: Una mia cognata ha voluto così perchè nella sua famiglia i suoi genitori sono litigati da una vita. L''altra, con la quale avevo un bel rapporto appoggia il marito, che è mio fratello, per non dispiacerlo, perchè mi disse tempo fa, che lui s''innervosisce quando lei mi da ragione.Ho provato a scrivere lettere loro di riflessioni, di amore d''invito a volerci bene, a credere di più in Dio e per lui mettere da parte l''egoismo e la superficialità, ma non ho ricevuto nesssuna risposta , anzi si sono anche offesi.Io ha un marito con cui vado d''accordissimo, ci amiamo moltissimo. La mia è una famiglia allargata: mio marito ha altri tre figli con i quali vado d''accordo ed io ho due figli bravissimi e un nipotino acquisito, figlio della figlia di mio marito che io cresco con amore.

Mi basta questo, ma quache volta penso a come sarebbe stato bello che anche i miei fratelli vivessero in armonia nelle loro famiglie, ma che tornassimo a volerci bene come quando eravamo più giovani: poi rifletto e dico: io solo forse li ho amato. Grazie Annamaria



Risposta:

Carissima Annamaria,
l'amore in qualsiasi misura noi lo doniamo non va mai a vuoto, anche se sembra il contrario. Purtroppo in questioni familiari molto delicate, come quella che mi hai descritto nella tua lettera, si vengono a "scontrare" personalità e animi diversi, e spesso anche noi pensiamo di doverci adeguare agli altri o che gli altri siano costretti ad adeguarsi a noi.
Sai, penso che quando facciamo qualcosa per amore, non dobbiamo mai aspettarci che gli altri se ne ricordino... Sembra un paradosso, me ne rendo conto, ma se aspettiamo che questo accada, finiremo con illuderci e soffrire. Io sono convinta che l'amore non ci fa mai tornare a mani vuote, perchè se noi manifestiamo l'amore di Cristo verso gli altri, anche verso quelli che ci hanno fatto del male, io so che Dio opererà in noi e negli altri.

L'amore di Cristo ha il suo tempo, spesso non lo comprendiamo, ma crediamo che è cosi in virtù di Colui che ci ama! Non posso sapere quello che in realtà è accaduto tra te e i tuoi fratelli, ma ti incoraggio cara Annamaria, a chiedere allo Spirito Santo di percorrere il tuo cuore come si fa leggendo e sfogliando un bel libro...Il Signore ha formato tutto di noi e conosce il nostro cuore e ciò che in esso conserviamo, e sono certa che ha tanto da dirci : sempre e in ogni circostanza.
Da quello che mi scrivi, mi pare di aver capito che sia i tuoi fratelli che le tue cognate non siano credenti : non lasciare spegnere il tuo amore e il tuo perdono, continua a pregare per loro e lasciati guidare da Dio su come fare per riavvicinarti a loro. Hai mai pensato che a volte, la cosa alla quale Dio ci chiama è chiedere noi perdono? Si, noi per primi! Lo so che le mie parole risuonano quasi di poca credibilità, ma ci sono tante circostanza in cui il nostro io acceca lo Spirito, e pur se in buona fede, siamo convinti di aver agito bene, il Signore ci fa comprendere che abbiamo ferito chi ci sta accanto... Dice la Bibbia in Proverbi 15:33 :IL TIMORE DELL'ETERNO è UN AMMAESTRAMENTO DI SAPIENZA, E PRIMA DELLA GLORIA C'E' L'UMILTA'. Il Signore di certo non delude quelli che danno amore e soccorrono quelli che sono nelle tribolazioni. Dio onora quelli che lo onorano!

Abbi fiducia nel tuo Dio, e non dimenticare la potenza delle tue preghiere.

Con affetto fraterno
Cinzia


Data: 13/02/2008
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