Pace, mi chiamo Mari e ho bisogno di capire... E' sbagliato o meglio è peccato avere dei desideri sessuali o ardere come dice l'apostolo Paolo? Io non sono ancora sposata. Desidero sessualmente il mio fidanzato e fantastico spesso su come sarebbe... questo non significa che lo farei perchè so bene cosa dice la parola di Dio. Pero' è peccato fantasticare, immaginare e soprattutto provare forti impulsi??? Scusate se le mie domande vi creano imbarazzo, ho pensato molto prima di scrivervi... pace
Mari, un caloroso saluto nell'amore del Signore. Un uomo di Dio del passato dichiarava che "un cristiano che pensa è un cristiano che cresce", ma con acuta intuizione aggiungeva che "i secondi pensieri sono spesso i migliori". Come per la vita naturale, anche per quella spirituale la crescita è un fattore importante e come insistentemente raccomandano gli esperti nel campo della nutrizione, per crescere bene bisogna alimentarsi bene; nella Parola di Dio troviamo vita e nutrimento per l'anima, cercando di coglierne tutti i sapori per crescere nelle vie di Dio. "Figlio mio sta attento alle mie parole perché sono vita per quelli che le trovano, salute per tutto il corpo."(Proverbi 4: 20 - 22) Meditare le Scritture è un esercizio utile, soprattutto per il cuore ma porta benefici anche alla mente e non a caso l'apostolo Paolo suggerisce: "Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri." Nessun pregiudizio nei confronti della sessualità che considero come un dono dato da Dio all'uomo ed alla donna, se vissuto in un'atmosfera di sicurezza, tenerezza, protezione, come base per una unione appagante. Il compito di una sessualità amorevole di creare un'atmosfera di sicurezza e protezione, sarà difficilmente realizzabile in un rapporto prematrimoniale, rappresentando una violazione di una precisa indicazione che Dio stesso da alla coppia. Quindi, naturale desiderare, pensare di avere un compagno al proprio fianco per integrarsi pienamente in quello stupendo e meraviglioso progetto divino della famiglia, ma quando questo pensiero non è vissuto nella sua naturalità e nel suo sano equilibrio, fino al punto da diventare un'ossessione permanente tale da sconvolgere i sani precetti della morale cristiana, sarebbe meglio distoglierlo, sostituendolo con tutte quelle cose che per la loro dignità, profondità, nobiltà di pensiero ben si addicono alla vocazione di un figlio di Dio. Permettimi ancora di ricordare ciò che Gesù disse nel "Sermone sul monte", precisamente al capitolo cinque del Vangelo di Matteo, allorquando, richiamandosi all'importanza dell'osservanza dell'Antica Legge, come eterna misura del bene e del male, nel versetto ventotto dichiara: ..."ma io vi dico che chiunque guarda una donna, per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore." Il peccato che secondo Gesù costituirebbe una violazione del settimo comandamento, è commesso, in questa occasione, con la mente e col cuore. Così interpretato dal Signore, questo comandamento proibisce non solo gli atti colpevoli, come insegnavano i Farisei, ma persino ogni sguardo lascivo ed ogni "pensiero" impuro. Si intuisce che lo sguardo di cui parla Gesù non è il prodotto di un pensiero fugace che può essere immediatamente allontanato da una santa vigilanza, ma, bensì, ad uno sguardo diretto dalla volontà stessa dell'uomo, con lo scopo di accendere, in se stesso e negli altri, passioni impure. Cara Mari, ritorno, per concludere, al consiglio dell'apostolo Paolo; "...del rimanete, fratelli, tutte le cose..." Pensa alle cose nominate da Paolo; falle e glorificherai Iddio e mostrerai al mondo che la vita del cristiano non è una vita vuota, inerte e travagliata da noia e da tristezza, ma una vita piena, attiva, traboccante di energia, ricolma di allegrezza; che non è vita gretta, chiusa in se stessa, insensibile a quanto avviene nel mondo, severa, intollerante, ma una vita larga, generosa, in simpatia con tutto ciò che di buono, di nobile c'è nel mondo; una vita che estende la sua influenza santificante e consolante a tutto ed a tutti: una vita ricca di frutti di giustizia e di carità.
Un cordiale saluto nell'amore del Signore, Madomi.
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Data: 17/03/2011 Visite: 13384 |
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